Rivista Medioevo 2023/1

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Descrizione

Regula Schmid: L’opportunità rende mercenari. Il servizio militare come possibilità e professione nel tardo Medioevo

Mathijs Roelofsen: Fare la guerra in società: le compagnie itineranti friburghesi nel XV secolo

Peter Niederhäuser: Nobili svizzeri al servizio dei principi

André Holenstein: Il servizio di leva dei Confederati alla luce della politica di alleanza del Corpo elvetico nella prima età moderna

 

L’opportunità rende mercenari. Il servizio militare come possibilità e professione nel tardo Medioevo

Nel tardo Medioevo, le opportunità di guadagnare denaro attraverso la guerra aumentarono. Oltre al dovere, sancito dalla legge, di contribuire fisicamente e finanziariamente alla guerra, uomini e donne in città e in campagna orientarono sempre più il loro lavoro alla guerra. Questo includeva anche il servizio militare su base contrattuale. Nel passaggio all’età moderna, il servizio militare passò dall’essere un’opportunità di guadagno temporaneo a un mestiere di guerra, disponibile come alternativa ai settori di lavoro tradizionali.

 

Fare la guerra in società: le compagnie itineranti friburghesi nel XV secolo

La città di Friburgo costituisce und caso interessante riguardo l’evoluzione militare nella seconda metà del XV secolo. Durante questo periodo, le autorità municipali diedero sempre più peso al ruolo militare delle cosiddette compagnie itineranti, legate alle corporazioni e alle parrocchie rurali. Queste società funzionavano secondo i principi della solidarietà e della condivisione delle risorse. L’esame dei documenti del fondo “Affari Militari” dell’Archivio di Stato di Friburgo mostra che questa importante riforma comprende, tra l’altro, una componente geografica che finora non è stata praticamente studiata: le aree rurali e periferiche costituivano una parte importante delle truppe friburghesi alla fine del XV secolo.

 

Nobili svizzeri al servizio dei principi

Anche se il carattere militare della nobiltà medievale è indiscusso, mancano studi più approfonditi sulla situazione in Svizzera. L’affermazione dell’imprenditoria soldatesca alla fine del XV secolo solleva la questione delle sue radici nobiliari-medievali. A partire dall’inizio del XIV secolo, gli scarsi riferimenti al sistema delle paghe si trasformano in una chiara immagine di un servizio militare nobiliare regolato dal denaro. Le fonti asburgiche, in particolare, offrono un’interessante visione dei contratti di soldato, in cui i nobili reclutavano truppe talvolta sorprendentemente numerose in cambio di monete sonanti. Soprattutto in tempi di guerra e di crisi, gli Asburgo dipendevano da tale assistenza, ma per contro dovevano raccogliere enormi somme di denaro, coperte da pegni. A partire dal XV secolo, i principi legarono sempre più strettamente a sé i nobili attraverso contratti di servizio a tempo determinato, prima che le commissioni e le pensioni portassero a nuove forme di diplomazia e di politica bellica nel tardo Medioevo.

 

Il servizio di leva dei Confederati alla luce della politica di alleanza del Corpo elvetico nella prima età moderna

L’onnipresenza di mercenari del Corpo elvetico nei teatri di guerra europei dal XV all’inizio del XIX secolo è un fatto noto della storia svizzera e un capitolo centrale della sua storia di migrazione e di intreccio con l’ambiente geopolitico europeo. Perché il Corpo elvetico è diventato una grande riserva di mercenari e come mai è rimasto tale per così tanto tempo? La risposta deve collocare i mercenari del Corpo elvetico nel contesto più ampio dei rapporti di forza in Europa e nella politica di alleanze dei luoghi.

 

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