Rivista Medioevo 2009/2

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Descrizione

Armand Baeriswyl e Jürg Schweizer: Il «Grosse Höchhus» a Steffisburg. L’indagine archeologica di una casa patriziale tardogotica

Jürg Schweizer: Castelli e residenze di campagna nella regione di Berna

 

e-periodica.ch/2009/2

 

Il «Grosse Höchhus» a Steffisburg. L’indagine archeologica di una casa patriziale tardogotica

Sul lato orientale del paese di Steffisburg, lontano dalla chiesa, sorge il complesso edilizio chiamato «Grosses Höchhus» e «Kleines Höchhus». Queste denominazioni risalgono al XVI sec., e furono attribuite a questi edifici per la loro altezza, che era maggiore rispetto a quella della chiesa. Il «Grosse Höchhus» è stato restaurato completamente e sottoposto ad una dettagliata indagine archeologica nel 2006–2008.

Di una costruzione più antica, un castello medievale, si conservano alcuni resti sia nel sottosuolo come anche nell’apparato murario dell’edificio attuale. Nel 1415(d) sorse a sudest del castello in rovina una costruzione nuova. Questo edificio a due piani e a pianta quadrata, che presenta una forma tipica, è stato eretto da famiglie benestanti della città di Berna, per mettere in risalto il loro potere politico ed economico.

Una seconda importante ristrutturazione dell’edificio (datazione dendrocronologica) risale al 1526–30: Il governatore della città di Berna Peter Surer, venuto dalla campagna per fare carriera, fece erigere l’edificio attuale suddiviso in tre piani. La costruzione in questione è caratterizzata da un alto tetto a padiglione. Questa forma del tetto era abbastanza diffusa nel XVI sec. Il sottotetto non fungeva da magazzino come era usuale nelle costruzioni rurali, bensì metteva in evidenza lo stato sociale di una famiglia benestante. Sulla popolazione rurale, che a quel tempo soleva vivere in abitazioni piuttòsto modeste, un edificio di tali proporzioni doveva sicuramente fare una notevole impressione.

Nel tardo XVI sec. dopo la morte dei proprietari, il Höchhus passò al comune. Il comune tuttavia non riuscì a trovare un uso adeguato per un edificio caratterizzato da elementi architettonici così particolari. Tuttavia in seguito una soluzione fu trovata. Nel 1592(d) oltre all’inserimento di nuovi piani, furono aggiunte anche alcune balconate di passaggio che garantivano un collegamento tra i vari locali dell’edificio. Questi interventi trasformarono il Höchhus in un tipo di abitazione plurifamiliare, nella quale alloggiavano braccianti e persone non abbienti. Il Höchhus assunse così la funzione di ospizio per i poveri.

Fino al 1946 il «Grosse Höchhus» non subì ulteriori trasformazioni. In quell’anno il pianterreno fu adibito a ristorante. Grazie agli interventi più recenti (2006–2008) il Höchhus è stato riportato agli antichi splendori, e oggi si presenta nuovamente come una casa patriziale tardogotica.

 

Castelli e residenze di campagna nella regione di Berna

Nel XV e XVI sec. molte signorie minori appartenenti alla piccola nobiltà furono cedute a importanti famiglie della città di Berna. Per mettere in risalto il loro potere economico e finanziario questi cittadini benestanti trasformarono i castelli medievali ormai cadenti, in lussuose dimore, che rispecchiavano i gusti del tempo. Questo sviluppo portò a delle soluzioni architettoniche differenti. In un primo caso, alle strutture murarie medievali, lasciate in parte visibili, furono aggiunte abitazioni più conformi al tempo. In un secondo caso le strutture murarie medievali furono in parte demolite ed in seguito integrate in nuovi edifici. In un terzo caso il fortilizio medievale fu completamente abbattuto e ad al suo posto si costruì una nuova abitazione. In un quarto caso le nuove residenze vennero erette accanto al complesso castellano medievale, che di conseguenza non subì alterazioni particolari. In quel periodo nell’architettura signorile come nuovo elemento fu introdotta la corte interna, delimitata da edifici posti su due o tre lati della medesima (Burgistein).

Intorno al 1500 fu introdotto come nuovo elemento architettonico il locale d’abitazione a pianta rettangolare, posto su un unico piano. Il locale era raggiungibile attraverso una torre con scala a chiocciola, la quale sostituì le ripide scale fino ad allora situate all’interno degli edifici. La posizione della torre rispetto all’edificio, la sua forma e l’altezza, poteva variare. Anche la struttura interna degli edifici d’abitazione (accessibili attraverso dei corridoi), come pure l’arredamento dei locali (rivestimenti lignei delle pareti, stucchi, pitture) subì una profonda trasformazione. Intorno al 1530 a Spiez per esempio fu costruita la prima stufa in faenza della Svizzera.

Alla fine dell’Ancien Régime esistevano circa 50 baliaggi bernesi. Come residenze per questi «signori feudali in carica per un periodo di tempo limitato» fungevano in genere vecchi centri amministrativi, castelli e conventi in disuso. Questi edifici nel corso dei secoli erano stati trasformati da Berna in abitazioni più confortevoli che rispecchiavano i gusti del tempo. Il nucleo della sede di un landvogto era composto dalla «Stube» (stanza di soggiorno) e dalla cucina privata. Le antiche sale principali «Rittersäle» di molti castelli, per questioni di rappresentanza, furono ampliate e mantenute in buono stato. Queste sale «Schiltensäle» adornate con gli stemmi dei rispettivi landvogti in carica, erano un elemento tipico dei baliaggi.

In questo articolo le varie innovazioni architettoniche vengono descritte facendo riferimento a molti esempi provenienti dalla regione di Berna.

 

Trad. Christian Saladin (Basilea/Origlio)