Rivista Medioevo 2023/2

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Descrizione

Christian Auf der Maur / Ulrike Gollnick: La torre di Hospental UR. Le scoperte archeologiche più recenti

Katharina Schäppi: “A Beringen esiste anche una torre circondata da un fossato” – Cronaca di una scoperta

 

La torre di Hospental UR. Le scoperte archeologiche più recenti

La torre di Hospental, costruita intorno al 1277, è il simbolo architettonico della Valle di Orsera. Il proprietario, la corporazione d’Orsera, l’ha resa accessibile al pubblico installando una scala. Le necessarie indagini degli anni 2021-2022 hanno rivelato nuove scoperte. L’utilizzo dell’altura inizia qualche tempo prima della costruzione della torre-fortezza ed è legato a presunti dissodamenti intorno alla fine del millennio. Segue un primo edificio in muratura e una struttura a fossa che lo completa. Solo singoli frammenti di ossa animali e chiodi di ferro sono contemporanei all’uso, mentre i resti vegetali suggeriscono una funzione di stalla. La struttura fu probabilmente costruita tra l’XI e l’inizio del XIII secolo ed è direttamente sostituita dalla torre-fortezza. La torre ha un’area di base di 10 x 7,6 m, un’altezza ancora completa di poco meno di 18 m e uno spessore dei muri fino a 2 m. Un muro di cinta parzialmente conservato e un fossato completano l’edificio. In origine aveva quattro piani e un sottotetto. L’accesso sopraelevato conduceva al secondo piano, da cui si accedeva al ripostiglio (?), situato al piano inferiore e al piano abitativo soprastante, suddiviso in tre camere. La stanza a ovest ospitava probabilmente la cucina con il lavello e l’accesso alla latrina. La costruzione di stanze sovrapposte in tavole con un piano intermedio incassato nella metà orientale del piano è visibile dai pozzetti di malta orizzontali e verticali. Al quarto piano erano situati una stanza rappresentativa, un locale di guardia e/o una stanza da lavoro. Attraverso la porta, la quale si poteva chiudere a chiave, situata nella parete nord, era possibile raggiungere il ballatoio fortificato in legno che circondava il quadrilatero della torre. Gli arcarecci del tetto a capanna poggiavano sui lati lunghi della torre, che erano sollevati a formare timpani bassi. I reperti provenienti dalla torre e dall’area circostante illustrano l’uso della struttura tra la fine del XIII e il XIV secolo. Come residenza del sostituto del balivo dei diritti di baliaggio, la torre fortificata è un importante esempio di sede di rappresentanza tardo-medievale di carattere alpino, situata nei pressi di una via commerciale transalpina. In questo modo, riflette la storia dello sviluppo socio-politico di un’alta valle che aspira all’autonomia e che si trova coinvolta negli intrighi di varie parti a causa della sua posizione lungo una via di transito appena aperta. Una breve ascesa al potere e la sua successiva decadenza, a cui l’edificio resiste stoicamente come monumento.

 

“A Beringen esiste anche una torre circondata da un fossato” – Cronaca di una scoperta

In passato il castello di Beringen era considerato un modesto castello di pianura. La torre del XIII secolo e un edificio a graticcio del 1466/67d ospitano il Museo locale di Beringen. Per creare spazio alla collezione in crescita, nel 2003 è stata acquistata la proprietà vicina, Steig 5. L’edificio, poco appariscente dall’esterno, doveva essere demolito e sostituito da una nuova, costruzione. Un’ispezione archeologica ha rivelato una struttura in legno tardo medievale nella parte posteriore dell’edificio, che avrebbe dovuto essere demolito. Durante lo scavo dell’area esterna è venuto alla luce un muro. Si trattava di un muro di cinta precedentemente sconosciuto con un fossato adiacente. Quest’ultimo è menzionato in un documento del 1394, secondo il quale, la torre di Beringen, insieme al fossato, passò a un contadino. Questa fonte scritta ha fatto supporre che da questo momento in poi il castello non fosse più abitato da nobili. Le indagini edilizie hanno rivelato che sul lato nord della proprietà si è conservato un edificio a graticcio del 1472/73d. Si è aggiunto all’edificio eretto sei anni dopo, raddoppiando così il suo volume. L’edificio aveva un piano terra alto quasi 4 metri e un piano superiore sporgente. Nonostante questi ritrovamenti, importanti per la storia locale e non solo, lo Steig 5 è stato demolito. Lo scavo ha rivelato gli ultimi resti di edifici lignei e di abitazioni seminterrate all’interno del muro di cinta. Risalgono al primo o all’alto Medioevo. Una cantina caratterizzata da muratura a spina di pesce del XII o XIII secolo è stata tagliata in due parti dal muro di cinta. L’ampliamento del castello di pianura avvenne probabilmente, contemporaneamente alla costruzione della torre, nella seconda metà del XIII secolo. Nel riempimento del fossato erano presenti ceramiche e frammenti di bicchieri con bugnette applicate, di qualità e quantità altrimenti note nel Cantone solo dalla città di Sciaffusa. Le nuove indagini dimostrano che nel castello di Beringen fino al XVI secolo risiedevano degli abitanti benestanti. Si trattava probabilmente dei successori della nobile famiglia Hün, che nel XV secolo aveva ricoperto il ruolo di balivo a Beringen. Sulla base di fonti scritte, gli Hün possono essere associati al cosiddetto “Achdorferhof zu Beringen” a partire dal 1374. Questa proprietà passò in linea ininterrotta ai discendenti degli Hün fino alla vendita alla città nel 1520. Si ipotizza che il cosiddetto Achdorferhof sia in realtà il castello di Beringen, che a partire dal Basso Medioevo ha funto da residenza balivale. Una parte del muro di cinta e del fossato sono stati conservati ed integrati nella nuova costruzione.

 

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