Rivista Medioevo 2007/1

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Descrizione

Georg Brunner: Una tipologia sui chiodi da ferratura come strumento per le datazioni

Valentine Chaudet: Entstehung und Entwicklung der Bourg-Franc von Vevey VD

 

e-periodica.ch/2007/1

 

Una tipologia sui chiodi da ferratura come strumento per le datazioni

Da diverso tempo gli archeologi e gli storici della civiltà si interessano dello sviluppo della forma dei ferri di cavallo. Questi vengono fissati allo zoccolo dell’animale tramite chiodi da ferratura già a partire dal XI secolo. Sembrerebbe che nel corso del tempo lo sviluppo dei ferri di cavallo abbia portato anche alla modifica della forma dei chiodi utilizzati per fissarli.

L’autore suddivide i chiodi da ferratura in sette tipi diversi, che si differenziano per la forma della testa, del colletto e del fusto. Un certo tipo di chiodo si adatta solo ad una determinata forma di ferro di cavallo. Per questo motivo, facendo un confronto tra la forma di un chiodo adatto per un certo tipo di ferro di cavallo (meglio databile), è possibile ottenere una datazione più precisa.

Per dare una migliore stabilità al cavallo su un terrono morbido, vengono applicati dei talloni alle estremità dei rami del ferro di cavallo. Le ricerche effettuate dimostrano che a partire dal XVIII secolo i talloni venivano fissati mediante una saldatura, a incastro o per avvitamento. Su percorsi più antichi è possibile trovare i resti di questi talloni, che molto spesso si staccavano dal ferro di cavallo.

Grazie alla tipologia dei chiodi da ferratura e dei talloni lo studio dei percorsi ha a disposizione nuovi elementi per datare una strada. Attraverso alcuni esempi di percorsi situati nei Grigioni, nella zona del Gottardo e nel Giura, è stato possibile confermare le datazioni già note, correggerle oppure metterle in discussione.

 

Entstehung und Entwicklung der Bourg-Franc von Vevey VD

La storia di Vevey è complessa e antica. Diverse scoperte archeologiche dimostrano che il luogo era già colonizzato nel periodo preromano. Nel XII sec. vi sorse un centro di scambi commerciali, che viene esplicitamente menzionato come città solo agli inizi del XIII sec. Il nucleo primitivo dell’insediamento è ubicato nei quartieri di Vieux-Mazel (fondato dai nobili di Blonay) e di Oron (dai nobili di Oron). Nel corso del XIII sec. e nella prima metà del XIV sec., Vevey si sviluppa a causa dell’aggiunta di nuovi borghi. Il Bourg-Franc, al quale Rodolfo I di Oron concede il diritto municipale, costituisce la prima estensione del nucleo primitivo.

Le indagini archeologiche effettuate nel 1989 da François Christe e dall’autrice nel 2004/05 hanno fatto luce sulla nascita e sullo sviluppo del Bourg-Franc e forniscono le prime datazioni archeologiche sulle fortificazioni di Vevey.

Al numero 34 della Rue de Deux-Marchés sorgono degli edifici che si appoggiano alla cinta muraria. Queste case potrebbero aver funto da rinforzo alle mura cittadine onde evitare il pericolo di dilavamento durante le piene della Veveyse. Qui come anche nella casa accanto, chiamata de Warren, i muri sono dotati di passaggi che permettevano l’accesso al cammino di ronda e alle feritoie situate al pianterreno.

Quale è la posizione legale di questi edifici, dotati di accessi alle opere di difesa borghigiane? Appartenevano alla comunità o a privati? Sono stati eretti solo a scopo difensivo o ricoprivano altre funzioni? È stato appurato che la casa numero 34 della Rue de Deux-Marchés ricopriva funzioni diverse.

Le analisi dendrocronologiche permettono di datare la costruzione della cinta muraria e degli edifici annessi verso la metà del XIII sec. Pertanto è possibile constatare un intervallo di tempo di almeno 10 anni tra la concessione del diritto municipale (intorno al 1236) e la costruzione delle mura cittadine.

Purtroppo fino ad oggi non è stato possibile determinare la posizione esatta e le dimensioni originali della casaforte di Vuippens, come pure il suo rapporto con la cinta muraria. La presenza di una casaforte in prossimità della porta della città “porte au vent” ha determinato anche l’allestimento del porto di Villeneuve, dove, accanto ad una torre primitiva, una famiglia importante fece erigere una casaforte, appropriandosi di alcuni diritti comunali.

La presenza di aperture nella cinta muraria, che probabilmente non venivano più chiuse già nel XV sec., come anche la costruzione di un ponte nel 1687 e di un edificio nel 1689 all’esterno delle mura, lasciano presupporre che nel corso del tempo la cinta muraria avesse perso la sua funzione difensiva. La costruzione di un edificio accanto alla torre della porta della città “porte au vent”, mette in evidenza la crescente perdita d’importanza della cinta borghigiana, che viene demolita verso la fine del XVIII sec.

 

Trad. Christian Saladin (Basel/Origlio)