Descrizione
Louis Necker: Il castello di Ripaille
Laetitia Toullec: Castello e borgo di Yvoire
Véronique Levert: Il castello di Château-Vieux d’Allinges
Il castello di Ripaille
Il castello di Ripaille si trova su una penisola ubicata sulla riva meridionale del lago di Ginevra. Questa zona è caratterizzata da un clima molto mite. La famiglia Savoia cominciò ad apprezzare questo luogo come zona di caccia non più tardi del XIII secolo. Intorno al 1371 il conte Amedeo VI vi fece erigere un castello, di cui oggi non vi sono più tracce visibili.
Nel 1434 nel luogo medesimo venne fatto erigere per ordine del duca Amedeo VIII il castello ancora oggi esistente, caratteristico per le sue sette torri. L’assetto di questo castello, che ricalca i canoni architettonici dei conventi dell’ordine monastico dei certosini, rispecchia molto la vita religiosa e monastica del duca Amedeo VIII. In aggiunta al castello del duca vennero eretti sei castelli di dimensioni più ridotte, ciascuno dotato di una torre. In questi castelli, più simili a delle celle monastiche, convivevano insieme al duca sei cavalieri.
A causa degli ingenti danni subiti durante le guerre di religione, Ripaille venne trasformato agli inizi del XVII secolo in una certosa, dotata di un’ala adibita alle celle (singole celle per i monaci), di una chiesa e di alcuni edifici per l’amministrazione dei beni del convento. Dopo la rivoluzione francese il convento fu venduto come bene nazionale a Dupas, un generale di Napoleone. Nonostante nel XIX secolo il castello e il convento funsero da residenza per il generale ed i suoi discendenti, gli edifici, a causa della scarsità di finanze, cominciarono a cadere in rovina.
Nel 1892 Frédéric Engel-Gross, un industriale alsaziano, acquistò il castello ed in seguito, poco a poco tornò in possesso anche dei vari lotti di terreno che un tempo comprendevano il demanio castellano, per poterli trasformare in un parco che ancora oggi nel suo insieme arricchische il paesaggio. Dal 1892 fino al 1903 gli edifici del castello di Ripaille furono ricostruiti in base alle informazioni e i concetti allora noti sui castelli medioevali. Questi interventi portarono alla creazione di un’opera architettonica che nel suo insieme univa varie espressioni artistiche come lo stile liberty e quello neogotico.
Per lungo tempo l’attenzione dei visitatori e degli storici era rivolta soprattutto verso le parti architettoniche medioevali ancora esistenti, mentre le varie trasformazioni avvenute nel corso dei secoli rimasero nelle penombra. Solo in tempi più recenti, grazie soprattutto ai contributi dell’architetto inglese William Morris e dell’architetto tedesco Max Laeuger crebbe anche l’apprezzamento verso quell’opera architettonica nata dalle trasformazioni attuate a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. I recenti studi fatti sul castello di Ripaille hanno dimostrato che il modello seguito dall’industriale e dal suo architetto Charles Schulé, per attuare la ricostruzione degli edifici, ricalca le idee di Violett-le-Duc.Tuttavia dall’esito di questi interventi non risorse il castello medioevale di Ripaille, bensì un’opera architettonica che raccoglie forme e tecniche nuove incastonate negli elementi del passato.
Castello e borgo di Yvoire
A partire dal XII secolo fino al XV secolo ci fu un periodo molto attivo per la creazione e lo sviluppo di nuove signorie intorno al lago di Ginevra. Tutte le signorie confinanti miravano a portare sotto il loro controllo le vie di transito per il commercio continentale, che partiva dall’Italia verso la Francia, la Borgogna ed il Sacro Romano Impero. Verso la fine del XIII secolo le varie famiglie nobili risiedenti intorno al lago di Ginevra tentarono con ogni mezzo di installare nuovi porti commerciali sul lago e di creare dei territori chiusi. La linea irregolare dei confini portò in seguito a guerre tra i conti di Savoia, i conti di Genevois ed i signori di Fauciny.
Durante questo periodo il conte Amedeo V di Savoia (1285−1323) fondò o fortificò varie località intorno al lago di Ginevra: 1285/86 Morges, 1295 Rives (presso Thonon), 1302 La Trouvière e nel 1318 Rolle. A questa serie viene anche ad aggiungersi Yvoire entrata in possesso dei Savoia nel 1306 attraverso uno scambio con i signori di Compey. Tuttavia i loro antagonisti non rimasero inattivi. Infatti nello stesso periodo vennero fondate Gaillard, Lullin, Coppet e Bonne en Fauciny.
Yvoire è situata tra Nernier e Rovorée, su una penisola della riva meridionale del lago di Ginevra in ottima posizione strategica. Da questa posizione era possibile controllare tutto il traffico navale tra il „lago minore“ (Coppet, Versoix, Hermance e Ginevra) e quello del „lago maggiore“ (Rolle, Thonon, Losanna, Evian, Vevey e Chillon). Si deduce pertanto che i Savoia miravano ad arginare verso est la zona d’influenza di Ginevra.
Tra il 1306 e circa il 1316 la località di Yvorne in mano ai Savoia venne munita di mura e di porte (fig. 2 e 3). Una casaforte già esistente situata sulla punta della penisola venne trasformata nel 1324/25 in un castello (fig. 1).
Dai conteggi rimasti dei vari castellani dei Savoia è stato possibile attingere una notevole quantità di informazioni riguardanti la costruzione delle mura cittadine e del castello. Come legname da costruzione viene menzionata la quercia, il pino ed il noce, mentre come pietra è stata utilizzata quella arenaria (proveniente da Nyon e Coppet) ed il tufo. I materiali da costruzione come anche gli artigiani specializzati provengono da regioni situate intorno al lago (fig. 4 e 5).
Del castello medioevale si è conservato solo l’involucro esterno della torre principale. Nel 1925 l’interno della torre fu adattato in maniera ottimale agli standart di confortabilità allora in uso (fig.1). Sebbene la lottizzazione della città medioevale è ancora ben riconoscibile (fig. 6), degli edifici originali si è conservata solo la Maison Canton, che ha preso il nome da un suo propretario intorno al 1730. Si tratta di un edificio di 10 x 12 m più simile ad una torre, suddiviso in due piani e coperto da un tetto a piramide che almeno nella forma ha mantenuto il suo aspetto originale (fig.7).
Il castello di Château-Vieux d’Allinges
A sud di Thonon-les-Bains (Haute-Savoie), su una collina visibile già da lontano, si ergono due castelli in rovina: i castelli chiamati Château-Neuf e Château-Vieux d’Allinges, appena distanti 150 m l’uno dall’altro e separati da un fossato.
Uno dei due castelli apparteneva, come viene attestato in un documento del 1073, alla famiglia d’Allinges; per questo motivo si presume che una residenza di questa famiglia, già attiva nella regione meridionale del lago di Ginevra a partire dal X secolo, si trovasse in questo luogo. Intorno al 1200 viene menzionato un certo Morand come castellano dei Savoia residente nel castello di Château-Neuf e nel 1203 troviamo un castellano dei signori di Fauciny nel castello di Château-Vieux. Agli inizi del XIII secolo dunque si ergevano sulla collina due castelli in mano a delle famiglie rivali.
Ricerche storiche ed indagini archeologiche più recenti si sono concentrate sul castello di Château-Vieux, che è costituito da un castello principale più antico e da una bassa corte eretta in un periodo sucessivo (figura 6).
Del complesso fortificato più antico risalente al XII secolo rimangono il muro di cinta merlato F7, la cappella F16 e probabilmente un mastio F5, di cui tuttavia si è conservata solo una parete. Le restanti parti murarie sono ancora sepolte sotto le macerie.
La seconda fase di costruzione si riconosce chiaramente nelle parti meglio conservate della cinta muraria (F5, F7). In questa fase le mura vennero rialzate. Sul lato esterno del muro di cinta risaltano alcune serie di fori in cui erano innestate delle travi. Ciò potrebbe indicare l’esistenza di incastellature.
Nella terza fase costruttiva (XIII secolo) il castello venne ampliato con l’aggiunta della bassa corte (F19-F27). Il muro di cinta del castello principale venne rafforzato con una braga.
Nella quarta fase costruttiva (prima metà del XIV secolo) il muro di cinta del castello principale venne innalzato ulteriormente. In un inventario dell’immobile del 1339, il castello principale viene descritto in maniera più precisa. Viene tra l’altro menzionata un’aula e una camera, ovvero la dimora feudale del castellano. Nella bassa corte invece si trovavano le stalle. Questi vari elementi provano che questo castello funse da sede amminiatrativa di una signoria.
Trad. Christian Saladin, Origlio/Basilea