Rivista Medioevo 2021/1

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Descrizione

Jakob Obrecht: Schänis SG, il castello di Niederwindegg – Rapporto sulle indagini storico-edilizie e archeologiche come anche sugli interventi di consolidamento dei ruderi nel 2020

Jonathan Frey: Lo schema é corretto! – dieci tesi sulle armi dei castelli

 

Schänis SG, il castello di Niederwindegg – Rapporto sulle indagini storico-edilizie e archeologiche come anche sugli interventi di consolidamento dei ruderi nel 2020

Su incarico del comune di Schänis, quale proprietario del castello di Niederwindegg, i ruderi dei muri dell’edificio situato a nord-ovest, i quali si conservano in alzato per un massimo di 12 m, sono stati documentati e conservati secondo le tecniche più moderne durante l’estate 2020. Le indagini effettuate sui tre muri, che presentano una forma a U e che si trovano in un forte stato di degrado, riconducibile al fatto, che sono state asportate quasi interamente tutte le pietre del paramento murario esterno della metà inferiore, hanno comunque fornito risultati assai interessanti.

Una prima volta il castello viene citato dalle fonti intorno al 1230. I due resti conservatisi del concatenamento d’angolo, composto da conci squadrati in tufo, permettono di datare il castello verso la metà del XIII secolo. Secondo le fonti, il castello, verso le metà del XV secolo, avrebbe subito un cedimento strutturale. In seguito, come é deducile dai resti, il castello é stato sfruttato, fino al XIX secolo, come cava di pietra.

Il tratto di muro a U più esteso si estende lungo il margine di sud-ovest dell’antistante fossato. Il muro é caratterizzato da cinque aperture : tre al pianterreno e due al piano superiore. Non si tratta di finestre bensí di feritoie. La disposizione delle cinque feritoie, attarverso le quali era possibile prendere sotto tiro il fossato, sono per un castello del XIII secolo atipiche. Il tutto fa ricordare piuttosto ad una fortezza del XVI secolo, munita per una difesa per mezzo di armi da fuoco. Secondo quanto é stato osservato, é addirittura pensabile, che la parte dell’edificio retrostante, che si appoggiava ai tre muri, fosse una costruzione lignea.

 

Lo schema é corretto! – dieci tesi sulle armi dei castelli

Rispetto al passato, é ormai da molto tempo che in Svizzera la cultura materiale nei castelli non viene più trattata in maniera approfondita. Per evitare di divagarsi troppo, il presente contributo si limita solamente ad esaminare più a fondo il tema « armi ». Invece di prendere in esame un insieme più vasto, riguardante tutte le armi finora scoperte nei castelli svizzeri, ci si concentrerà prevalentemente su reperti selezionati, che verranno confrontati con contesti archeologici provenienti soprattutto dalle città. Da queste osservazioni risulteranno le seguenti dieci tesi :

1. Dai castelli provengono i reperti più importanti, concernenti l’evoluzione delle armi del medioevo in Svizzera.

2. Castelli che presentano una quantità di reperti abbastanza notevoli, sono stati abbandonati in seguito ad un conflitto, un incendio oppure a causa di una catastrofe naturale.

3. Persino in castelli, che presentano una gamma ridotta di questi reperti, é possibile riscontrare armi, che qualitativamente possono essere notevoli. Ossia: qualità invece di quantità.

4. La quantità di armi che possono ancora essere scoperte non é ancora esaurita.

5. Oltre ai castelli anche insediamenti abbandonati possono fornire notevoli reperti di armi.

6. Se in occasione di indagini archeologiche in insediamenti urbani venissero alla luce, in strati di incendio o altri, risalenti al tardo medioevo, reperti attribuibili a parti per la protezione del corpo, allora si tratterebbe prevalentemente di frammenti di cotta di maglia (fig. 4) Rispetto ai reperti dei castelli, questi frammenti sono di dimensioni più ridotte.

7. Se in un insieme di reperti archeologici di un castello vi sono piuttosto poche armi, allora si tratta perlopiù di punte di freccia/balestra (cuspidi) (fig. 2).

8. A partire dal XVII secolo, nei castelli svizzeri, la quantità di reperti (armi) diminuisce.

9. I castelli in Svizzera, nell’età moderna, non costituiscono più i teatri di guerra preferiti. Ciò si rispecchia nell’insieme e nella composizione del materiale archeologico.

10. Nel corso dell’epoca moderna più recente, determinate parti di armi trovano un utilizzo, anche se solo marginalmente, nell’economia domestica.

 

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