Rivista Medioevo 2017/1

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Descrizione

Jakob Obrecht e Christoph Rösch: Die Ausgrabungen auf der Unteren Burg in Küssnacht SZ

 

e-periodica.ch/2017/1

 

Al castello detto Untere Burg è legata una ricerca scientifica che perdura oramai da più di 150 anni. Le prime scoperte archeologiche risalgono al 1844 allorquando il proprietario del terreno e della fattoria Untere Schürmatt scoperse, in occasione di scavi, dei resti murari, riportando alla luce dei reperti in metallo e ceramica, come anche alcune monete romane. Questi reperti e i resti murari emersi durante gli scavi, appartenenti ad una fortificazione con torre in posizione centrale che apparentemente presentava una pianta ottagonale simmetrica, risvegliarono l’interesse dei ricercatori. Gli esperti sono stati per lungo tempo concordi sul fatto che i resti murari scoperti erano da attribuire al periodo romano.

Nel 1938/39 vasti scavi effettuati nell’area suddetta hanno poi confermato l’esistenza di un’opera fortificata circondata da una fossato. A causa della mancanza di reperti romani, per la prima volta sono sorti dubbi riguardo alla datazione del fortilizio. Nel 2014, con la costruzione della nuova circonvallazione sud che passerà direttamente sul sito castellano, sono state effettuate ulteriori indagini archeologiche.

Durante gli scavi sono emersi pochi avanzi di fondamenta di opere murarie e un lungo tratto del fossato che un tempo circondava il castello. Sulla base della stratigrafia e dei reperti scoperti queste strutture sono databili al XI/XII. Quasi sicuramente questi resti sono attribuibili al castello chiamato Untere Burg. Secondo alcune informazioni da parte di testimoni oculari, prima degli scavi del 1844, il centro del fortilizio era caratterizzato da una piccola elevazione, chiamata Schlossrain. Verso la metà del XIX secolo il proprietario, con lo scopo di trasformarlo in terreno coltivabile, fece spianare la piccola elevazione. Intorno al 1870, nel centro del perimetro del castello, venne eretta un’abitazione. Insieme allo spianamento dell’elevazione fu anche asportato l’orizzonte archeologico contenente i reperti. Il materiale asportato venne poi  distribuito sul terreno intorno al castello. Ciò forse è anche il motivo per il quale nel 2014 la maggior parte dei reperti sono stati rinvenuti esternamente al fossato circolare.

Altri reperti e resti archeologici attestano che alla Schürmatt già da molto tempo dovevano esserci degli insediamenti. Oltre alle fondamenta dei muri medievali sono emersi anche i resti di un’abitazione seminterrata in parte tagliata dal muro di cinta del castello, come pure diverse buche per pali. In base alle analisi al C14 le buche risalgono all’Alto Medioevo. Alcuni rinvenimenti sporadici di reperti romani potrebbero essere la prova che sulla Untere Schürmatt o nelle immediate vicinanze un tempo si ergeva un insediamento romano. Infine, la presenza umana nella zona viene anche attestata da due artefatti in pietra che risalgono al Neolitico.

 

Trad. Christian Saladin (Basilea/Origlio)