Rivista Medioevo 2015/3

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Descrizione

Lukas Wallimann: Indagini archeologiche nella chiesa di Kerns 1964/1965 – una ricerca di tracce

 

e-periodica.ch/2015/3

 

Indagini archeologiche nella chiesa di Kerns 1964/1965 – una ricerca di tracce

Lo scavo archeologico che ha interessato la chiesa di Kerns, eseguito durante i restauri dell’edificio negli anni 1964 e 1965, ha portato alla luce i resti murari di chiese più antiche, delle quali alcune risalgono al Basso Medioevo. L’analisi dei reperti archeologici aveva come obiettivo lo sviluppo architettonico degli edifici di culto di Kerns, sorti a partire dal X fino al XVI secolo. Una delle scoperte più importanti è stata il rinvenimento di un cimitero situato al di sotto dell’edificio in pietra più antico.

Il primo edificio di culto, probabilmente una chiesa proprietaria fatta erigere dai conti di Lenzburg, passò nel 1036 al cosiddetto Stift di Beromünster. A causa della mancanza di prove concrete non è più possibile stabilire se la chiesa suddetta era una semplice costruzione in legno oppure se si trattava di quella più antica in muratura, ossia quella rilevata durante gli scavi archeologici.

Una prima chiesa in pietra fu in seguito ampliata con l’aggiunta di un‘abside. Questi interventi risalgono verosimilmente al XII o XIII secolo.

In seguito venne eretta anche una torre campanaria, della quale, come testimonianza, sopravvive una porta con arco a tutto sesto, ubicata nella parete nord della chiesa odierna. Nel 1501 venne poi consacrata una nuova chiesa. Questa sostituì probabilmente l’intero edificio più antico, del quale si conservò unicamente il campanile. Il presente articolo ha l’obiettivo di illustrare in ampia misura le piante delle chiese precedenti e l’arredo della chiesa risalente al 1501. Non è stato invece preso in considerazione lo sviluppo della chiesa dopo il 1501.

Un reperto archeologico degno di nota è inoltre un ago di osso, ovvero un cosiddetto Bordoncillo, che veniva prodotto a Santiago de Campostela e venduto ai pellegrini come ricordo del loro pellegrinaggio. L’autore è grato per qualsiasi informazione riguardo a questi particolari reperti scoperti in Svizzera.

 

Trad. Christian Saladin (Basilea/Origlio)