Rivista Medioevo 2025/2

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Descrizione

Fabien Maret e Philippe Curdy: Un passo dimenticato: l’antico passo del Gemmi

Jonas Glanzmann, Pirmin Koch e Matthias Nieberle: Un sito castellano recentemente scoperto a Leibstadt (AG). Prime scoperte sulla base delle prospezioni effettuate

 

Un passo dimenticato: l’antico passo del Gemmi

Il passo del Gemmi (2.268 m s.l.m.) è un valico noto nelle Alpi bernesi. Per lungo tempo, il passo situato più a est, il cosiddetto “antico Gemmi” (2.724 m s.l.m.), è stato trascurato dalla ricerca scientifica. I reperti archeologici rinvenuti su questo antico percorso testimoniano un utilizzo che va dalla preistoria fino al tardo Medioevo. Ai piedi dei due valichi si trova la località di Leukerbad, raggiungibile sulla sinistra orografica della Dala attraverso Leuk e Albinen, e sulla destra orografica tramite il ponte di Rumeling, costruito per superare la gola della Dala (menzionato nelle fonti scritte a partire dal 1539). Il percorso attraverso Albinen passava storicamente per delle scale di legno (le cosiddette “Albinenleitern”, documentate dalla seconda metà del XVIII secolo) oppure, poco più in alto, per un sentiero a strette serpentine noto come “Wolfstritt”. Che “l’antico Gemmi”, registrato nell’inventario federale delle vie di comunicazione storiche della Svizzera (IVS, VS 32.2), fosse utilizzato già da lungo tempo, lo confermano i reperti archeologici rinvenuti nel quadro di un progetto di ricerca condotto dal 2010 al 2013 dai Musei cantonali vallesani e dall’Ufficio cantonale di archeologia. Le indagini hanno dimostrato che il valico era frequentato almeno a partire dall’età del Ferro (fibula, III sec. a.C.) e che fu utilizzato anche in epoca romana (chiodi da calzatura e monete), e che forse già allora fu adattato per il transito di animali da soma e da lavoro. Tuttavia, l’uso del percorso da parte di muli è attestato archeologicamente (ferri di cavallo e chiodi) solo a partire dal X secolo. Nel 2022, inoltre, sono stati rilevati ortofotograficamente i resti di un piccolo edificio situato sul passo.

 

Un sito castellano recentemente scoperto a Leibstadt (AG). Prime scoperte sulla base delle prospezioni effettuate

A sud di Leibstadt, durante l’esame dei dati LiDAR accessibili al pubblico, è stata scoperta una struttura con fossato e terrapieno. Il pianoro poligonale è circondato da un fossato, che sul lato sud è rinforzato da un doppio fossato e da un terrapieno. I pochi reperti databili emersi dalle prospezioni con metal detector (cuspide di freccia, ferro di cavallo e chiodi) suggeriscono, allo stato attuale delle conoscenze, un’occupazione del sito nel XIII/XIV secolo. Le indagini geofisiche hanno rilevato anomalie che potrebbero indicare la presenza di strutture interne. Sulla base delle osservazioni finora effettuate, si ipotizza una semplice fortificazione in terra e legno. La struttura difensiva potrebbe essere collegata a un processo di accentramento signorile. Per una valutazione definitiva dei risultati sarebbero necessarie ulteriori indagini archeologiche sul sito.

 

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