Rivista Medioevo 2008/4

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Descrizione

Reto Marti: Il castello di Birseck presso Arlesheim BL – La residenza dei vescovi, la distruzione causata dal terremoto e la sede dei landvogti

Michael Schmaedecke: Il castello di Birseck come elemento del giardino all’inglese nella «Eremitage» di Arlesheim

 

e-periodica.ch/2008/4

 

Il castello di Birseck presso Arlesheim BL – La residenza dei vescovi, la distruzione causata dal terremoto e la sede dei landvogti

Dopo il parziale crollo del muro di cinta, il castello di Birseck presso Arlesheim BL, fu sottoposto ad ampi lavori di consolidamento. Come base per questi interventi venne effettuata dall’Archeologia Cantonale del Canton Basilea-Campagna una dettagliata analisi dei parametri murari del castello. Questa indagine, come anche i lavori di consolidamento, sono stati eseguiti cercando di alterare il meno possibile le strutture murarie originali. Per lo stesso motivo non sono stati effettuati sondaggi nel terreno.

Nonostante queste premesse, è stato comunque possibile raccogliere imposrtanti dati sulla storia del fortilizio. La forma planimetrica del castello con il muro di cinta e la torre rotonda risale a vescovo di Basilea Lüthold. Sulla base dei dati dendrochronologici le origini del castello risalirebbero agli anni 1243/44. Il terremoto di Basilea del 1356 distrusse ampie parti del castello. La torre con ogni probabilità ha subito solo lievi danneggiamenti durante questo terremoto.

È stato appurato, sulla base di una dendrodatazione, che la ricostruzione del fortilizio venne intrapresa solo intorno al 1373 o poco più tardi. In quell’anno il vescovo di Basilea, a causa di problemi finanziari, fu costretto a dare in pegno il castello ai signori di Ramstein, ponendo come condizione la ricostruzione del fortilizio. I signori di Ramstein negli anni seguenti investirono una considerevole somma di denaro (600 fiorini) per la ricostruzione. Ciò viene confermato anche in maniera abbastanza attendibile dai dati archeologici. Nel 1435 il vescovo Johann von Fleckenstein riuscì a riscattare il castello di Birseck. Il suo successore Friedrich zu Rhein modernizzò il fortilizio. Il castello funse in seguito da residenza per i landvogti; spesso però vi risiedettero anche i vescovi di Basilea.

Le vedute del tempo evidenziano in maniera più dettagliata la struttura architettonica del castello, che non la documentazione più recente, eseguita con la premessa di alterare il meno possibile le opere murarie originali. Il trasferimento del capitolo del duomo di Basilea ad Arlesheim nel 1679 portò con ogni probabilità ad una rivalutazione del castello di Birseck. Tuttavia nel 1762 il landvogto Franz Karl von Andlau si rifiutò di continuare ad abitare il castello ormai cadente. Durante i disordini causati dalla Rivoluzione, il castello oramai disabitato, venne dato alle fiamme ed in seguito fu parzialmente smantellato allo scopo di ricavarne pietre da costruzione. Alcuni anni dopo i ruderi del castello furono inseriti nel giardino all’inglese, chiamato appunto «Eremitage».

 

Il castello di Birseck come elemento del giardino all’inglese nella «Eremitage» di Arlesheim

Il castello di Birseck, che in passato funse da residenza al vescovo di Basilea ed ai suoi landvogti, é situato sopra l’«Eremitage» di Arlesheim. In origine il castello, che non faceva parte del parco, veniva comunque considerato come «point de vue» un importante elemento dell’«Eremitage». In occasione del riallestimento del parco, avvenuto dopo la sua distruzione nel 1792/1793, il nuovo proprietario Konrad von Andlau, figlio del landvogto e della promotrice del giardino, vi integrò anche il castello.

Konrad von Andlau, il quale sperava di potersi stabilire nella regione, tentò di mettere in evidenza l’architettura del castello come residenza d’origine della sua famiglia, aggiungendo il nome del fortilizio al suo cognome (von Andlau-Birseck). Vi fece costruire una nuova sala (Rittersaal), la quale venne arredata con diverse cosiddette «reliquie di famiglia». La capella venne coperta da una nuova volta a botte, e arricchita da affreschi in stile neogotico, che raffiguravano la tradizione di famiglia. Tuttavia la famiglia vendette tutta la proprietà, dopo che la speranza di poter tornare ad Arlesheim era svanita.

Il castello fu acquistato da un fabbricante di seta di Basilea, il quale voleva mettere in mostra in maniera rappresentativa i suoi successi finanziari. Uno degli eredi del fabbricante fece affiggere sul lato interno del muro di cinta lo stemma svizzero, gli stemmi dei cantoni svizzeri e le date 1308 e 1848. Lo scopo di questi stemmi era di mettere in evidenza la nascita del moderno stato svizzero.

 

Trad. Christian Saladin, Basel/Basilea